“I wanna be Vanna – le icone femminili di Vanna Vinci” è una personale dell’illustratrice e fumettista Vanna Vinci, in cui le vite di Frida Kahlo, Tamara de Lempicka e la Marchesa Luisa Casati, tre delle icone femminili narrate e disegnate dalla Vinci, entrano in dialogo con la fotografia.
Le opere della Vinci sono esposte accanto alle fotografie dell’archivio di ONO arte che ritraggono Frida Kahlo (Lucienne Bloch), Tamara de Lempicka (Dora Kallmus) e La Marchesa Casati (Adolph de Meyer e Mariano Fortuny, courtesy of Ryersson and Yaccarino/The Casati Archives) a compimento di un percorso espositivo volto a raccontare la storia di tre vere icone contemporanee. Vinci affronta il tema del femminile attraverso lo strumento della biografia, mettendo in luce gli aspetti più profondi delle vite di artiste amate ma, al contempo, spesso conosciute in modo solo frammentario, restituendo e ricostruendo la donna dietro l’icona.
La mostra illustra, attraverso le tavole originali e i disegni preparatori, il percorso creativo di Vanna Vinci, fatto di identificazioni e sovrapposizioni intertestuali e di un linguaggio ricco di riferimenti; accanto a questi materiali trova infatti spazio anche l’apparato bibliografico utilizzato, a documentare come la sua lettura sia profonda ed attenta. Ci muoviamo così tra le feste veneziane della Marchesa, fatte di piume ed animali esotici, e quelle parigine e newyorkesi di Tamara, ancora più eccentriche e allucinate, sino alla stanza da letto di Frida, in cui sono gli spettri della sua mente a condurre le danze. Tratti in comune tra le quattro artiste ritratte da Vinci sono la geografia, un rapporto libero con la sessualità, uno molto più complesso con la depressione ed i demoni personali, ma soprattutto il lavoro sul sé e sul proprio corpo, aspetto che Vinci non manca di tradurre in modo quanto mai attuale. Vanna Vinci è in grado di far emergere da queste biografie la capacità non solo di creare arte ma di fare della propria vita un’ opera arte.