“Marilyn Monroe & The Misfits” racconta, attraverso le fotografie di Ernst Haas, fotografo di scena accreditato, il dietro le quinte di uno dei film più importanti della seconda metà del secolo scorso, “Gli spostati” (1961).

Il film racchiude tutti gli elementi che contribuiscono a rendere una pellicola eterna: John Huston, maestro del cinema americano, dirige un cast composto da Clark Gable, una leggenda alla sua ultima apparizione sul set, Montgomery Clift, altra leggenda che ben presto finirà nella lista dei dannati di Hollywood, e Marilyn Monroe. A tessere le fila Arthur Miller, scrittore e sceneggiatore americano, dal 1956 secondo marito della Monroe, e autore di alcuni capolavori della letteratura e del teatro americano, tra cui “Morte di un commesso viaggiatore”. Miller scrive la sceneggiatura e la regala alla moglie nel 1960 per celebrare San Valentino, quando iniziano le riprese i due saranno invece vicini al divorzio, che verrà firmato nel novembre del 1960.

La sceneggiatura narra di una donna ingenua e insicura che, da poco separatasi dal marito, conosce due uomini, Clark Gable e Montgomery Clift, con i quali stringe amicizia. Marilyn in quel periodo aveva avuto già alcuni ricoveri e frequentava uno psichiatra di Los Angeles che aveva notato l’eccessivo utilizzo di psicofarmaci da parte dell’attrice: durante le riprese nel deserto del Nevada infatti Marilyn arrivava sul set con ritardi eccessivi, costringendo gli altri attori ad attese snervanti. Clark Gable morì pochi giorni dopo la fine delle riprese, e la moglie attribuì il decesso del marito, già malato di cuore, proprio a questo. Pur non essendo stato un successo commerciale “Gli spostati” è diventato un instant classic del cinema mondiale. Arthur Miller lo definì invece il punto più basso della sua carriera. Con il compenso del film acquistò un ranch nel quale sarebbe poi morto nel 2005. Straordinarie le scene con i cavalli selvaggi fotografate da Ernst Haas.