“Kurt Cobain 50: il grunge nelle foto di Michael Lavine” è una personale di Michael Lavine, celebre fotografo che negli ultimi venticinque anni ha realizzato alcune delle fotografie più iconiche del mondo dello spettacolo, autore di alcuni dei ritratti più famosi di Kurt Cobain, lo storico leader dei Nirvana. Accanto alle immagini della band, la mostra presenta per la prima volta in Italia le immagini di altri gruppi simbolo degli anni Novanta: da Kim Gordon a Nick Cave passando per i Beastie Boys, Hole e Cramps, un vero e proprio spaccato della musica americana della fine del secolo scorso.

In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita di Kurt Cobain, la mostra vuole celebrare l’avventura della band di Seattle e tutta la scena musicale della città che fu di Jimi Hendrix. «È la scena più eccitante prodotta da una singola città, come non accadeva dai tempi della Londra punk»: così sentenzia Everett True, il giornalista che ha coniato il termine grunge. Seattle è il palcoscenico del cambiamento. Qui, la “Sub Pop” – oggi famosa etichetta indipendente – aveva dato visibilità a gruppi del rango dei Mudhoney e dei Soundgarden, insieme ai Nirvana cuore pulsante del movimento. Una scena nichilista, che si sviluppa sullo sfondo di una pressante crisi economica che negli anni Ottanta aveva prostrato gli Stati Uniti, segnati dall’eroina e dall’AIDS. È proprio in quell’America che nasce un nuovo suono per rispondere alle esigenze dei giovani che non avevano più un punto di riferimento.

A livello visivo e mediatico, Kurt Cobain inaugura un’era e uno stile: con i suoi jeans strappati, le pesanti camicie di flanella a cui si aggiungono i capelli lunghi è il non plus ultra dell’anti-fashion o del do-it-yourself. Sono questi gli anni in cui nascono i primi movimenti giovanili no- global in risposta alla diffusione di multinazionali quali Starbucks o Microsoft, nate nella cerchia periferica di Seattle. Michael Lavine immortala i Nirvana in studio dai mesi della loro prima formazione, quando al posto di Dave Grohl alla batteria c’era ancora Chad Channing, fino agli anni del successo mondiale, quando accanto al leader della band c’era la moglie Courtney Love, regalandoci scatti che sono diventai simbolo di un’era.