Shepard Fairey

Shepard Fairey, conosciuto anche come Obey, nasce nel 1970 a Charleston nella Carolina del Sud. Dopo essersi diplomato all’Accademia d’Arte di Idyllwild, California, nel 1989 realizza la campagna di sticker art “Andre the Giant Has a Posse”, disseminando i muri di tutto il mondo con adesivi che riproducono il volto del wrestler André the Giant. La campagna, ispirata al film “Essi Vivono” (1988) di John Carpenter, genera un immenso eco mediatico, facendo subito di Fairey uno dei più importanti esponenti della Street art americana. 

L’iniziativa che però reso Fairey una vera icona dell’arte contemporanea è stato il manifesto “Hope” che riproduce il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia.   Il critico Peter Schjeldahl ha definito il poster “la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Tom”. Il manifesto apparve anche con altre due scritte: “Change” e “Vote”. La forza dell’opera ha avuto un ruolo di spicco nel creare l’onda di consenso che ha portato Obama alla vittoria presidenziale, al punto che lo stesso presidente ha ringraziato personalmente l’artista per il suo supporto inviandogli una lettera.

Shepard Fairey è sempre stato molto diretto su argomenti sociali controversi e spesso  crea opere d’arte per portare attenzione su tematiche sociali quali la politica, l’ambiente, i diritti umani, l’accesso all’istruzione e alla salute. Importante anche l’impegno pacifista di Fairey, esemplificato dal murales berlinese “Make Art Not War” del 2014. Le sue opere, che si tratti di murales monumentali, poster esposti in gallerie d’arte o t-shirt in vendita a prezzi popolari, non smettono mai di porre l’attenzione sulla contemporaneità. 

Joan Jett Pop, 2002
Make Art, Not War, 2016
Obey, 2016
Hope, 2008
Paint it Black, 2019
Paradise Turn, 2015

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