Barry Plummer

Dopo aver abbandonato la scuola, Barry Plummer trova, come primo lavoro, una posizione di aiutante in una camera oscura e da lì comincia la sua carriera nel mondo della fotografia. Comincia a lavorare per le riviste della ICP, nel loro dipartimento di fotografia. Nel 1970 lascia anche questo lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla carriera di fotografo freelance nel mondo della musica. Negli anni successivi immortala artisti come gli Osmonds, i Jackson 5 e band della scena Glam quali gli Sweet, gli Slade, David Cassidy o Marc Bolan.

Nel 1975 diventa fotografo per Melody Makers, proprio mentre stava cominciando l’era del Punk inglese. Risale a questo periodo lo scatto ai Sex Pistols fermati in strada da un poliziotto, che testimonia la capacità di Plummer di cogliere l’iconico all’interno della quotidianità: l’immagine è infatti stata scattata al ritorno del gruppo dal photoshoot ufficiale. Nei sei anni successivi davanti al suo obiettivo si avvicendano grossi nomi come Paul McCartney, negli studi di registrazione London Town a Abbey Road, Roxy Music, Who, Fleetwood Mac o Led Zeppelin, per citarne alcuni. Il suo lavoro ha permesso a tutti i fan del Rock di sbirciare dietro le quinte di concerti come ad esempio il Peace Concert del 1969, restituendoci la dimensione più umana di John Lennon, Yoko Ono, George Harrison, Eric Clapton.

Ha continuato a immortalare questi grandi musicisti fino ai primi anni ’90, per poi dedicarsi, dagli anni ’00 del XXI secolo, alla divulgazione del suo archivio fotografico, promuovendone la diffusione a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte nelle più importanti gallerie e musei di tutto il mondo.

Debbie Harry, Hammersmith Odeon, London, 1980
Sex Pistols, Westbourne Grove, London, 1977
Syd Barret, London, 1971
Sex Pistols, Roof Dryden Chambers, 1976
Richard Branson at Virgin Shop, London, 1977
Sex Pistols, Westbourne Grove, London, 1977

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