Brian Hamill, nato a Brooklyn, ha studiato fotografia al Rochester Institute of Technology. A metà degli anni ’60, inizia la sua lunga carriera come fotoreporter scattando la scena musicale rock & roll,  la politica, il mondo dello spettacolo e lo sport, in particolare la boxe.

All’inizio degli anni ’70 si recò nell’Irlanda del Nord per fotografare gli scontri allora in atto in occasione di un reportage commissionatogli dal New York Times. Contemporaneamente, in questi anni, amplia i suoi interessi e si dedica alla fotografia di scena, lavorando sui set di settantacinque film tra cui ventisette pellicole di Woody Allen, tra cui spiccano “Annie Hall”, “Manhattan” e “Stardust Memories”. Il suo sodalizio con il regista è stato tradotto nel tanto acclamato libro fotografico “Woody Allen At Work: The Photographs of Brian Hamill” (1995).

Il lavoro di Hamill è apparso anche in numerose pubblicazioni e in molte mostre collettive e personali in città come New York, Los Angeles, Toronto, Santa Fe e Austin con le sue iconiche immagini che ritraggono musicisti come John Lennon, Mick Jagger,  Barbra Streisand e Tina Turner; sportivi come Muhammad Ali; attori e registi come Robert DeNiro (nel film “Raging Bull”) e Woody Allen. Le fotografie di scena di Hamill, con il loro vibrante bianco e nero, ci offrono uno controcampo al lavoro dei registi con cui ha collaborato, tra cui ricordiamo anche David Cronenberg, Francis Ford Coppola, John Cassavetes, Alan J. Pakula e  Michael Corrente. Con oltre cinquant’anni di attività, Hamill ha accumulato una collezione incredibilmente variegata di storie ed aneddoti che accompagnano le sue numerose fotografie. Da sempre attivo nella grande mela, si definisce un «devoto e fieramente fedele newyorkese».