Robert Whitaker ha iniziato a lavorare a Londra come fotografo alla fine degli anni ’50, per poi trasferirsi in Australia nel 1961, dove ha iniziato a studiare all’Università di Melbourne ed è entrato a far parte della piccola ma fiorente scena artistica della città.

Robert stava gestendo uno studio fotografico freelance quando ebbe il suo fatidico incontro con i Beatles e il loro manager Brian Epstein, durante il loro tour australiano del 1964. L’incontro avvenne più o meno per caso, quando accompagnò un amico giornalista a un’intervista con Brian Epstein per un articolo per il Jewish News. Epstein rimase colpito dall’immagine scattata da Whitaker, che lavorò molto in post produzione, cosa non consueta per l’epoca, e dopo aver visto una sua mostra di collage al Museum of Modern Art gli offerì la posizione di fotografo presso la NEMS, la sua società, per fotografare tutti i suoi artisti.

Al suo arrivo in Inghilterra nell’agosto del 1964, Whitaker si mise al lavoro fotografando i membri della scuderia NEMS tra cui Billy J. Kramer e The Dakotas, Gerry & The Pacemakers e Cilla Black e il gruppo folk-pop australiano The Seekers. Ma fu con i Beatles e specialmente con John Lennon, con il quale divenne amico intimo, che Whitaker creò le sue opere più famose e durature. Uno dei suoi primi compiti è stato fotografare i Beatles durante il loro trionfale secondo tour americano, incluso lo storico concerto dello Shea Stadium a New York. Trascorse i due anni successivi viaggiando con i Beatles e fotografandoli al lavoro e a riposo, nei loro tour, a casa, nello studio di registrazione, in privato e in pubblico.