John Lennon e Yoko Ono decidono di trascorrere la loro luna di miele in pubblico, distesi su un letto e indossando soltanto un pigiama bianco: i giornalisti di tutto il mondo sono i benvenuti, tema di discussione è la ricerca della pace e il modo per ottenerla: è così che nasce il “Bed-In”. Il primo si tiene all’Hilton Hotel di Amsterdam, il secondo al Queen Elizabeth Hotel di Montreal, in Canada, poiché la coppia avrebbe voluto “manifestare per la pace” a New York ma era stato negato loro il permesso. Il vero motivo del diniego era la Guerra in Vietnam, che aveva già raccolto parecchi contestatori senza il contributo della coppia, mentre la scusa adottata dal governo americano erano i precedenti penali di Lennon legati al possesso di droga in madrepatria.

Durante l’evento canadese, durato dieci giorni all’interno della suite 1742, è registrato con pochi mezzi quello che diventerà famoso in tutto il mondo come il “singolo della pace”, “Give Peace A Chance”. La canzone sarà considerata la “primogenita” della futura band musicale formata dalla coppia, la Plastic Ono Band. Il 1° Giugno, l’ultimo giorno del Bed-In, John & Yoko decidono di accogliere, dopo i numerosi giornalisti – più che altro speranzosi di cogliere la coppia in effusioni – anche gli studenti dell’università.

Tra essi c’era anche Bruno Vagnini, studente di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Montreal, le cui foto sono esposte in mostra. Tutti i giornali non fanno altro che parlare d’altro, e quando un amico propone a Bruno di andare a visitare l’ultimo “Bed- in”, il fotografo accetta con gioia. I due si procurano dei tesserini della Facoltà di Economia e Commercio e si precipitano all’hotel e vengono fatti accomodare nell’atrio della suite dove la piccola Kyoko (figlia avuta da Yoko Ono e il secondo marito) gioca con chiunque entri. Il fotografo, seppur alle prime armi e con la difficoltà dovuta alla posizione in controluce di Yoko e John stagliati davanti alla finestra, riesce comunque ad immortalare il “Bed-in” con 26 scatti.