“Diabolik: Lui e Lei” è una retrospettiva che celebra il ladro più famoso del fumetto italiano attraverso le opere di alcuni dei suoi disegnatori più importanti: Giuseppe Palumbo, Matteo Buffagni e Stefano Babini. Diabolik nasce dalla penna di Angela Giussani nel 1962 per la casa editrice Astorina. Nell’immaginare le storie, Angela verrà presto affiancata dalla sorella Luciana. L’autrice pensa ad un prodotto che si rivelerà vincente sia nella forma che nei contenuti: il piccolo formato tascabile, in seguito tanto imitato, è perfetto per i pendolari che cercavano una veloce lettura, mentre la tematica noir era pienamente in linea con i gusti dei tempi.

All’epoca infatti, riviste come “Grand Hotel” avevano un notevole successo pubblicando storie a fumetti tra il torbido e l’erotico e la Giussani, ispirandosi anche alla tradizione editoriale del marito Gino Sansoni fondatore di Astoria – il quale aveva pubblicato romanzi che solleticavano la curiosità del tempo tramite titoli morbosi e copertine allusive – aveva capito che per attirare l’attenzione dei potenziali lettori doveva puntare su questi elementi creando un personaggio che intimorisse, suscitandone però anche una certa fascinazione. Un soggetto come Diabolik aveva ovviamente dei precedenti illustri, dal ladro assassino Fantômas a quello gentiluomo Arsenio Lupin, ma il successo dell’epigono italiano fu dovuto alla tridimensionalità del personaggio e soprattutto, dal suo accostamento ad una controparte femminile: Eva Kant.

I due si conoscono – nel terzo numero – quando Diabolik cerca di rubare ad Eva un prezioso anello e lei diviene subito la sua compagna di vita e di misfatti. Il personaggio di Eva subisce però, nel tempo, una grande evoluzione: nelle prime storie aveva un ruolo decisamente subalterno a Diabolik e spesso veniva ritratta mentre si disperava per essersi ritrovata in una vita dalla quale non poteva fuggire per il grande amore nutrito per il criminale. Passano gli anni e il rapporto tra i due diventa di perfetta uguaglianza: Eva è la controparte ideale di Diabolik ed arriva ad influenzarlo nel profondo, e diventa un moderno modello di stile e femminilità, fino ad imporsi come icona visiva sia nella pubblicità che nella moda.