“The Clash: white riot, black riot” ripercorre la carriera di uno dei gruppi più amati e controversi della musica punk, attraverso le immagini di Adrian Boot, fotografo che con loro ha stretto un duraturo sodalizio artistico. L’incontro tra i Clash e Adrian Boot avviene nel 1977 nello studio della band: uno squat disseminato da vecchie sedie da barbiere, divani crollati, lattine di birra vuote, immondizia e un jukebox. La situazione non era confortevole e il fotografo non riuscì a dare nessun suggerimento di posa, tanto che il servizio durò solo trenta minuti. Nonostante questi inconvenienti, quel primo shooting fu l’inizio di una collaborazione duratura.

A poco tempo dal loro primo concerto, nel luglio del 1976 al Black Swan di Sheffield, I Clash firmano un contratto con la CBS Records, pubblicando il loro primo singolo, “White Riot”, e il loro primo album, “The Clash”, che ottenne un successo considerevole nel Regno Unito. Durante il maggio dello stesso anno prese via il tour che, oltre Inghilterra e Irlanda, toccò anche Svezia, Francia e Germania. Il vero successo internazionale arrivò però con la pubblicazione di London Calling nel dicembre 1979, diventata ormai pietra miliare del punk. È in questi anni, precisamente nel 1978, durante un concerto di Rock Against Racism organizzato dalla Anti-Nazi League, che Strummer inizia a indossare una t-shirt con su scritto “Brigade Rosse”, la stessa maglia che avrebbe voluto indossare durante lo storico concerto tenutosi il 1 giugno 1980 in Piazza Maggiore a Bologna. Strummer spiegò che il suo intento non era quello di appoggiare fazioni terroristiche di estrema sinistra, ma portare all’attenzione pubblica la loro esistenza.

La storia dei Clash è quella di un periodo turbolento, in cui politica, attivismo, musica e cultura underground legano indissolubilmente i loro destini per far vacillare le vecchie certezze, auspicando a una vera e propria rivoluzione socio-culturale, metamorfosi perfettamente colta da Adrian Boot che con i Clash – e molti altri gruppi del periodo – ha condiviso quegli anni frenetici.