Deborah Feingold

Una delle prime camere oscure di Deborah Feingold fu in realtà una cella: dopo essersi diplomata all’Emerson College all’inizio degli anni ’70, le è stata assegnata una borsa di studio per insegnare fotografia in una prigione di Boston. Questo rafforzò la sua fede nel potere della macchina fotografica come strumento di autoespressione e comunicazione, gettando le basi per una carriera pluridecennale in cui ha fotografato i nomi più importanti della cultura americana.

Feingold si è trasferita a New York nel 1976, dove il suo rapporto con un musicista jazz l’ha ispirata ad abbracciare un maggior spirito di improvvisazione, conducendola al suo primo incarico importante: fotografare Chet Baker per l’etichetta Artist House. Il suo lavoro con Baker e altri artisti della stessa etichetta ha attirato l’attenzione della rivista Musician, che l’ha assunta come corrispondente newyorkese. Trasformando il suo piccolo appartamento in uno studio improvvisato e girando per le strade di New York, la Feingold ha catturato scatti indelebili di alcuni dei nomi più leggendari della musica come B.B. King, James Brown, Bono, Madonna, i REM e Pharrell.

La sua capacità unica di mettere immediatamente i soggetti a proprio agio ha generato il tipo di momenti di intimità che sono diventati il suo ​​tratto distintivo. Le sue fotografie sono apparse su Rolling Stone, Time, Newsweek e The New York Times, insieme a innumerevoli copertine di album e libri. Tra le icone culturali da lei ritratte: Barack Obama, Mick Jagger, Bill Gates, Tom Wolfe, Prince, Johnny Depp, George Carlin e molti altri.

Annie Lennox, New York, 1983
CYNDI LAUPER, New York, 1988
LEONARD COHEN AND SUZANNE VEGA, New York, 1989
MADONNA, New York, 1982
MICK JAGGER, New York, 1987
PHARRELL, New York, 2003

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